domenica 16 Febbraio 2020
Smart in the City

L’occhiale nella roccia

di A.C.

13 Gen 2015

Materiali hi-tech accostati da Catuma alla bellezza minerale
occhiali 2

Occhiali in fibra di carbonio e ardesia opalescente. I musetti sono ricoperti in pitone giallo proveniente da borse in disuso, per equilibrare forma e materiali

Il progetto nasce ad Andria prendendo il nome da una piazza, denominata appunto Catuma; l’idea è di un luogo in cui ci si incontra per raccogliere idee e confrontare prodotti generati dalla creatività popolare in cui si uniscono vari generi espressivi. Quindi, voglia di sperimentare, spingersi oltre, mescolando stili e materiali, alla ricerca della perfezione.

La ricerca ha portato Catuma a lanciare una collezione realizzata in fibra di carbonio e acciaio, abbinata a pietra e piallacci in legno. Materiali iper tecnologici i primi mutuati dal mondo dei trasporti, che rappresentano la leggerezza; simbolo dell’artigianalità e sinonimo di robustezza i secondi.

La fibra di carbonio è un polimero caratterizzato da resistenza a rottura e trazione, ma estremamente leggero, quindi capace di adattarsi perfettamente al frontale in pietra dei modelli e fornire un supporto ai piallacci o alla pietra posti sulle aste, dando vita a forme senza tempo, futuristiche e moderne. Inoltre, la fibra di carbonio è completamente riciclabile, scelta in linea con il rispetto della natura che guida l’azienda. Anche i dettagli in pelle  sono ricavati ricavati da borse dismesse; posti sui musetti armonizzano il design degli occhiali, dando  calore  e morbidezza ai materiali “freddi” utilizzati.

Una silhouette sottilissima resa preziosa da ardesia e granito, che riportano alla mente il luogo dove il marchio è nato, Andria, la città del Castel del Monte, patrimonio Unesco, famoso in tutto il mondo per la sua struttura unica, in cui ritorna prepotentemente il numero otto: pianta ottagonale circondata da otto torri ottagonali, con otto sale al piano inferiore ed otto sale al piano superiore e con un cortile interno a otto lati al centro del quale vi era una vasca pure ottagonale. Come Federico II, committente del castello svevo, Catuma ricerca la perfezione, fatta da un mix tra geometria, design e originalità.

Occhiali  in fibra di carbonio e ardesia opalescente. I musetti sono ricoperti in pitone giallo proveniente da borse in disuso, per equilibrare forma e materiali

 

 

Condividi l'articolo su:

Inserisci un Commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *